I CEREALI

I cereali sono vegetali che fanno parte delle graminacee, sono i più coltivati al mondo  e i prodotti della loro trasformazione costituiscono da sempre gli alimenti “base” per l’organismo umano. Il nostro territorio presente una vocazione per il frumento (grano duro e tenero), il granoturco (mais), l’orzo, l’avena, la segale, il sorgo.

La coltivazione dei cereali è praticata prevalentemente nell’area dell’alta pianura e della bassa collina brianzola, mentre risulta marginale nelle zone montane del territorio provinciale. Prevalgono i cereali destinati all’alimentazione zootecnica (allevamento).

In generali, i cereali sono utilizzati anche per la produzione di biomassa per usi energetici, per la produzione di plastiche biodegradabili e nell’industria cosmetica.

MAIS o GRANOTURCO (Zea mays L.)

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Il mais in Italia iniziò a diffondersi verso il 1600 nelle regioni padane e, in particolare, in quelle nord-orientali, grazie al clima favorevole alla coltura.

La maggior parte del mais viene utilizzato per la mangimistica e per l’alimentazione umana viene trasformato per macinazione a secco.

Molteplici sono gli usi nell’alimentazione umana, sia in granella che sottoforma di farina; le cariossidi sottoforma di popcorn e corn-flakes. Le sue proteine sono incapaci di organizzarsi in reticolo come il glutine, quindi è indicato per chi soffre di celiachia.

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GRANO o FRUMENTO TENERO (Triticum spp.)

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Attualmente il frumento è il cereali più coltivato al mondo. La classificazione più significativa distingue i grani “teneri” che producono farina per la panificazione e i grani “duri” destinati alla produzione della pasta. Con le moderne tecniche di macinazione, realizzate per laminazione, dalla cariosside (frutto) del frumento si separano come sottoprodotti: il germe, da cui si può ricavare un olio (detto olio di frumento) di colore giallo-bruno, impiegato soprattutto nella produzione dei saponi; la crusca, adatta all’alimentazione zootecnica o come integratore alimentare per le diete.

Inoltre, come prodotto di scarto, dalla coltivazione del grano deriva anche la paglia, impiegata per le lettiere dei bovini nelle stalle e per la fabbricazione della carta.

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AVENA (Avena sativa L. e Avena byzantina C. Koch)

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Ridotta in semola piuttosto grossolana, l’avena è particolarmente valida per la preparazione di minestre di semolino e dei famosi “fiocchi d’avena”, nonché di biscotti e focacce.

Nel mondo il 90% circa delle forme coltivate appartiene alla specie Avena sativa (o avena comune), il restante quasi esclusivamente ad Avena byzantina (o avena rossa).

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ORZO (Hordeum vulgare L.)

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La specie a si fa riferimento pare sia derivata da una forma spontanea originaria dell’Asia occidentale. L’orzo è stato oggetto della prima forma di coltivazione dell’uomo. Ottimo per le minestre, la farina viene usata per la panificazione; l’orzo, dopo fermentazione, viene impiegato nella la produzione di birra e whisky.

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SORGO (Sorghum bicolor L. Moench)

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Il sorgo è una pianta erbacea annuale e rappresenta il quarto cereale per importanza nell’economia agricola mondiale, dopo frumento, riso e mais.

Le molteplici forme di sorgo esistenti possono essere classificate a seconda della destinazione: sorgo da scope o saggina (Sorghum vulgare var. technicum), sorgo zuccherino (Sorghum vulgare var. saccharatum), sorgo da foraggio e sorgo da granella.

Il sorgo è privo di glutine e quindi può essere impiegato nelle diete per celiaci.

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Fonti: Istruzione Agraria online, www.agraria.org – Il grande libro del giardinaggio, 1990, Stella Polare Editrice, Torriana (RN) – Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, www.politicheagricole.it – Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone, Ufficio Agricoltura – Provincia di Lecco, Servizio Agricoltura, Progetto “Il paniere dei prodotti agroalimentari lecchesi” – Open Data Regione Lombardia www.dati.lombardia.it (particelle agricole della Provincia di Lecco).

 


 

Progetto realizzato con il contributo di Regione Lombardia – D.G. Agricoltura CMYK base
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